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Si può stimare che nei primi sei mesi del 2022 i vaccini abbiano evitato 117.000 decessi

Dai dati dei bollettini di Istituto Superiore di Sanità (ISS) si può stimare che nei primi sei mesi del 2022 i vaccini (due dosi con o senza booster) abbiano evitato 116.835 decessi.

Di questi:

  • 1            nella fascia 5-11 anni
  • 256        nella fascia 12-39 anni     
  • 2.084     nella fascia 40-59 anni           
  •  24.703  nella fascia 60-79 anni           
  •  89.789  nella fascia 80 o più anni       

Il booster invece ne avrebbe evitati 17.567 a chi lo ha avuto invece di fermarsi a due dosi.

  • 0            nella fascia 5-11 anni
  • 0            nella fascia 12-39 anni (sarebbero 5 in meno)       
  • 253        nella fascia 40-59 anni           
  • 6.612     nella fascia 60-79 anni           
  • 10.690    nella fascia 80 o più anni       

La conclusione da questi dati grezzi è che il vaccino non serve sotto i 40 anni e che il booster non serve sotto i 60. Anche per i più anziani il booster non serve granché.

Purtroppo, il governo, non è stato in grado di raccogliere dati precisi sui portatori di fragilità, né di distinguere tra vaccinati e guariti. Soprattutto ha disatteso l’obbligo di fare una farmacovigilanza decente che permetta di capire se il vaccino abbia causato dei decessi e quanti. Di decine di migliaia di decessi in stretta relazione temporale (meno di un mese) con il vaccino ne sono stati valutati non si sa come né da chi meno di un migliaio.

Questi dati reali, ottenuti dai registri italiani evitando elucubrazioni particolarmente dotte, possono essere confrontati con le fantasie di Watson et al (di  Imperial College) su Lancet (https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099%2822%2900320-6/fulltext
che favoleggiano per l’Italia di 450.000 decessi evitati nel 2021 grazie al vaccino. Notare che praticamente nel primo quadrimestre del 2021 agli anziani il vaccino è stato negato da un governo di incapaci totali (nella migliore delle ipotesi) per poi partire molto a rilento. A maggio solo metà degli ultra 90-enni era stato vaccinato mentre con i ritmi e la disponibilità di vaccini avrebbero potuto avere il vaccino completo già a febbraio.

Commenti

  1. Lei oltre ad avermi insegnato molte cose in campo statistico (utilissime non solo per capire i dati covid ma in molti altri campi), dimostra ogni giorno cosa sia l'onestà intellettuale.

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  2. Il link alla pagina dell'iss non è accessibile, sarebbe possibile averlo? Grazie

    RispondiElimina
  3. Salve Maurizio, ma da quanto scritto nell'ultimo report uk si evince che.......
    https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1027511/Vaccine-surveillance-report-week-42.pdf

    RispondiElimina

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