Passa ai contenuti principali

Efficacia marginale del booster

Ancora sull’efficacia marginale nel proteggere da malattia severa del booster rispetto al vaccino con due dosi senza booster.

Inesistente per i giovani fino a 60 anni. Modesta nei più anziani.

Nei giovani tra 12 e 59 anni l’efficacia marginale contro la malattia severa stimata per le ultime 4 settimane è praticamente nulla nei soggetti di 12-39 anni (-10,4%) e nei soggetti di 20-59 anni (-8,6%), mentre è ben lontana dalla soglia di rilevanza clinica negli anziani di 80 o più anni (28,2%), invece si avvicina a questa soglia nei soggetti di 60-79 anni (44,8%).


Istituto superiore di Sanità (ISS) commenta così la tabella 6 del suo rapporto settimanale:

«L’efficacia del vaccino (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati, cfr. Tabella 6) nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel:

prevenire casi di malattia severa è:

-         pari a 66% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 67% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 69% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni.

-         pari all’ 85% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

 Le stime di efficacia del vaccino attualmente escludono dalla popolazione suscettibile i soggetti con pregressa diagnosi nei 90 giorni precedenti, tempo dopo il quale si è nuovamente a rischio di infezione come da definizione di reinfezione (vedi Glossario).»

 


Dicono “… l’efficacia è…”, quindi l’approccio è sicuramente corretto.


La Peste ha usato i dati della tabella 6 per calcolare l’efficacia marginale del booster rispetto al non-booster (soggetti con vaccinazione completa che si sono sottratti all’obbligo della terza dose), e usa l’indicativo presente per descrivere quello che i dati di ISS consentono di stimare; esattamente come fa ISS. Speriamo di non essere tacciati ancora una volta di essere diffusori fi fake news.

 

Ho scelto questo confronto perché i soggetti che hanno rifiutato il booster, ma non il vaccino, sono i più numerosi (circa 9,5 milioni), dopo i vaccinati con booster (39 milioni).

 

Ha pochissimo senso cumulare i dati di gennaio con quelli di luglio, come fa ISS; l’efficacia calcolata in questo modo è costantemente ma moderatamente in calo, ma i dati “vecchi” hanno un peso esagerato rispetto a quello che ci interessa sapere: quello che succede adesso; quindi “nascondono” l’andamento recente. Abbiamo quindi calcolato l’efficacia marginale nelle ultime 4 settimane derivandola dai dati disponibili. Abbiamo evitato di calcolare una stima unica per tutte le fasce di età perché abbiamo visto una differenza sia quantitativa che qualitativa. Un valore medio valido per tutte le età semplicemente non ha senso.

I dati si vedono nella figura.





Commenti

Post popolari in questo blog

Burioni esperto in ricerca clinica.

 Burioni esperto in ricerca clinica. Cercando tra I miei vecchi post su FB ho trovato questa chicca, che ripropongo: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=118364153155984&id=111172767208456 Per chi non avesse FaceBook il link è questo. https://www.youtube.com/watch?v=pRsTGy64H6k Burioni con un uso dei congiuntivi un po’ traballante (… immaginiamo che ha …) ci spiega come (non)  si fa la ricerca clinica sui vaccini e su come si dovrebbe fare (meglio di no, grazie). 🤣🤣🤣 Nota bene: Questo video è del 13 aprile 2020, Pfizer avrebbe arruolato il primo soggetto 11 giorni dopo. Mentre le linee guida di FDA che descrivono in grande dettaglio i requisiti di uno studio finalizzato all’approvazione del vaccino COVID-19 risalgono al giugno 2020. Burioni non se ne cura e evidentemente non è al corrente di quello che succede nel mondo, ma sentenzia. Parte con una fantasiosa ipotesi sul numero di soggetti necessari per dimostrare l’efficacia. Dice servono 2.000 s

Lancet. L'efficacia del vaccino nei bambini non è negativa, è insufficiente.

ISS ha pubblicato I dati che aspettiamo da tempo sull’efficacia del vaccino nei bambini. I risultati non sono per niente incoraggianti. Con dati come questi in un esperimento clinico controllato, FDA non avrebbe concesso l’approvazione. Effectiveness of BNT162b2 vaccine against SARS-CoV-2 infection and severe COVID-19 in children aged 5–11 years in Italy: a retrospective analysis of January–April, 2022 https://www.thelancet.com/action/showPdf?pii=S0140-6736%2822%2901185-0   Non è uno studio randomizzato, ma gli autori dicono che, come credibilità, si avvicina abbastanza; penso che abbiano ragione. Da questo studio l’efficacia nei bambini vaccinati con doppia dose risulta: 29,4% contro il contagio – intervallo di confidenza (28,5%, 30,2%) 41,1% contro la malattia severa (con numeri minuscoli) e intervallo di confidenza (22,2%, 55,4%) Poco, molto poco, troppo poco per soddisfare per esempio i criteri delle linee guida FDA https://www.fda.gov/media/139638/download

Confronto della mortalità attribuita a COVID-19 tra l'Italia e altri paesi.

Confrontare I tassi di mortalità attribuita a COVID-19 tra nazioni diverse non è un esercizio né immediato né facile. La mortalità attribuita a COVID-19 è strettamente legata all’età. In Italia al 30 giugno 2023 abbiamo avuto 1 decesso su 100'000 (0,001%) tra i maschi tra 0 e 19 anni, mentre tra i maschi tra 80 e 89 anni, ne abbiamo osservato uno su 36 (2,7%). I maschi tra 0 e 19 anni costituiscono l’8,8% della popolazione, mentre i maschi tra 80 e 89 anni ne sono il 2,7. In Albania, per fare un esempio, questi valori sono rispettivamente 11,3% e 1,5%; gli uomini di 80-89 anni sono poco più della metà rispetto all’Italia. Considerata l'alta mortalità attribuita a COVID-19 in questa fascia di sesso-età, per fare un confronto corretto, dovremo considerare che i decessi in Albania siano meno per una mera questione demografica. Per consentire un confronto indipendente dal fattore demografico, abbiamo standardizzato i tassi di mortalità attribuendo alla popolazione nelle varie f